Giornali e tv stanno censurando la notizia ma se gli italiani lo scoprono scenderanno in piazza compatti.

Ha suscitato polemiche in rete la frase pronunciata da Matteo Renzi a Di Martedì sul reddito di cittadinanza.

L’ex premier, parlando di cosa succederebbe si si formasse un governo M5S-Lega, ha affermato di essere “curioso di sapere come Salvini giustificherà all’operoso veneto che andrà a pagare il reddito di cittadinanza a quello che rimane a casa sul divano“.

E ha aggiunto: “Salvini e Di Maio si amano ma le famiglie non sono d’accordo”.

E ancora: “Quello che mi colpisce di Di Maio è la straordinaria capacità di cambiare idea, come Marx, non Karl ma Groucho quando dice questi sono i miei valori, se non vi piacciono li cambio”.

L’ex segretario del Pd ha anche detto che il suo governo ha consentito all’Italia di uscire da una situazione di crisi, con il Pil a -2.

Ora però, ha proseguito, il Paese rischia di tornare in questa situazione se “con questi professionisti delle promesse”.

“Meglio uno che ha un caratteraccio – ha continuato – che due che giocano a fare i simpatici e che trascinano a una campagna elettorale persino sotto l’ombrellone”.

Le dichiarazioni di Renzi sul reddito di cittadinanza hanno provocato indignazione negli utenti.

Su Twitter si leggono messaggi come:

“Renzi ha appena definito i disoccupati, cioè la categoria a cui è rivolto il reddito di cittadinanza, ‘gente che sta sul divano a non fare niente’. Evidentemente non gli è bastata la batosta del 4 marzo.. offende sempre i disoccupato!! dal nord a sud”

“Renzi: ‘Come Salvini spiegherà ai lavoratori del Veneto che pagheranno il reddito di cittadinanza a quelli del Sud?’
Madonna Renzi, chiamaci direttamente terroni di m**da, lo preferiamo.”

E su Facebook un’utente ha commentato:

“Renzi stasera in tv a proposito del reddito di cittadinanza e dei disoccupati ha detto “gente che sta sul divano senza far niente”. Quando si parla di politica che ha perso il contatto con la realtà ci si riferisce proprio a questo. Una generazione di italiani che non lavora o lavora per stipendi da fame e turni massacranti, che non vedrà mai la pensione, deve essere offesa e umiliata in questo modo da una politica cieca che ha determinato questo stato di cose.
Migliaia di ragazzi si alzerebbero volentieri da quel divano se avessero un lavoro, se la politica avesse pensato a loro invece che ad un eterna campagna elettorale. Vergogna.”